ARMANDO SPATARO E L'INCENSURATO A VITA

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
INES TABUSSO
00venerdì 7 ottobre 2005 19:49
"La prescrizione, che si abbrevierebbe per gli incensurati, ma non per i recidivi, diventa una specie di meccanismo premiale, contrario alla ratio di questo istituto che è legato alla gravità dei reati e alla durata delle indagini. Tra l'altro, paradossalmente, si creerebbe la figura dell'incensurato a vita, dato che un incensurato, graziato dalla prescrizione, rimarrebbe incensurato in caso di recidiva»".



L'UNITA'
7 Ottobre 2005
ARMANDO SPATARO
Il magistrato: la legge salvaPreviti è un'amnistia permanente. Ma la prescrizione quasi garantita riguarda reati gravi
L'ex Cirielli? Crea l'«incensurato a vita»
di Susanna Ripamonti / Milano


Dottor Spataro, a conti fatti, si direbbe che la "ex Cirielli" è il parto di una mente diabolica che ha deliberatamente deciso di mandare in tilt il processo penale in Italia. È d'accordo?
«I dati forniti dalla Corte di Cassazione prospettano un quadro drammatico e teniamo presente che sono approssimati per difetto. Sono la prova evidente che per incapacità o per scelta si sono nascoste le conseguenze che la legge "salva tutti" produrrebbe sulla giustizia penale. Contrariamente a quanto ha affermato il ministro Castelli questo impatto è ben quantificabile e la Cassazione ha fatto in cinque giorni ciò che il Guardasigilli non ha neppure provato a fare».
In questi giorni si è detto molto sul tasso di prescrizioni che provocherebbe questa legge...
«Un'amnistia generalizzata, anzi, qualcosa di più. Perchè l'amnistia interviene una sola volta e solo su una fascia limitata di reati commessi in un arco definito di tempo. Con questa legge invece si avrebbe un'amnistia permanente e per un'ampia fascia di gravi reati».
C'è una logica in tutto questo?
«La verità è che si tratta di una legge che si propone proprio di far prescrivere i reati e che sarà applicabile anche ai processi in corso. Anche un non addetto ai lavori capirebbe che siamo di fronte a una scelta irragionevole: da un lato la drastica riduzione dei tempi di prescrizione, dall'altro nessuno strumento per abbreviare i tempi dei processi».
Si può anche prevedere che questa legge disincentiverà il ricorso a riti alternativi, ai quali nessun imputato farebbe ricorso sapendo di poter puntare su una prescrizione quasi garantita.
«E questo provocherà un'ulteriore congestione dei processi ordinari, l'allungamento dei tempi processuali e l'ovvio aumento dei pericoli di prescrizione».
Questo governo ha approvato una lunga serie di leggi ad personam ma qui, per favorire l'onorevole Previti e i suoi coimputati, si rischia davvero di paralizzare la giustizia. Forse il centro destra dovrebbe capire che il gioco non vale la candela?
«Io la domanda la giro ai vari La Russa, Pecorella, ai parlamentari di An e dell'Udc che periodicamente rassicurano i cittadini sulla loro attenzione ai temi della legalità e della sicurezza. Chiedo a loro come è possibile votare una legge che trascura gli interessi generali, che offende la collettività e che aumenta il discredito del Paese nel mondo: sono numerose le occasioni in cui constatiamo l'incredulità dei giuristi stranieri rispetto alla politica giudiziaria del nostro Governo».
Lei come spiega questo gioco al massacro?
«In realtà c'è una sola ragione per spiegare come tanti siano capaci di turarsi il naso. Siamo al termine della legislatura e questa legge è una preziosa merce di scambio in un gioco che coinvolge devolution e legge elettorale. Ognuno tira l'acqua al suo mulino in un gioco di interessi incrociati».
Provo a fare l'avvocato del diavolo: La Russa dice che ci si preoccupa solo adesso della prescrizione, mentre il problema c'è sempre stato. Fini sostiene che le critiche non tengono conto degli irrigidimenti previsti per i recidivi...
«La Russa ha perfettamente ragione, ma mi sarei aspettato un'autocritica per il fatto che il suo partito ha appoggiato tante leggi-vergogna che hanno allungato i processi. Quanto a Fini, usa argomenti giuridicamente improponibili. La prescrizione, che si abbrevierebbe per gli incensurati, ma non per i recidivi, diventa una specie di meccanismo premiale, contrario alla ratio di questo istituto che è legato alla gravità dei reati e alla durata delle indagini. Tra l'altro, paradossalmente, si creerebbe la figura dell'incensurato a vita, dato che un incensurato, graziato dalla prescrizione, rimarrebbe incensurato in caso di recidiva».
C'è sempre la possibilità che Ciampi rinvii alle Camere questa legge, per manifesta incostituzionalità.
«Ho notato che l'on. Pecorella, che nei mesi scorsi aveva detto che era giunto il momento di legiferare in tema di giustizia in modo consapevole e condiviso, oggi preme per l'immediata approvazione della "ex Cirielli salva-tutti" e mette le mani avanti contro un possibile stop del Quirinale».
Eppure raramente si è registrato un dissenso così unanime da società civile, avvocati, giuristi...
«.. persino dalla Conferenza episcopale sono giunte note di dissenso. Il cardinale Ruini ha detto che si tratta di una legge che tiene conto solo dell'interesse di pochi, meritandosi da Gargani l'accusa di mancanza di carità cristiana. Anche questo è successo in Italia».
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:36.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com