che cosa è un Poetry Slam...
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REGOLAMENTO DEL POETRY SLAM
Sintesi della raccolta delle regole basilari del Poetry Slam, stabilita a Chicago durante il meeeting Slammasters del 1998
1.POESIE & PERFORMANCE
Le poesie possono essere su qualsiasi soggetto e in qualsiasi stile.
Ogni poeta deve presentare propri testi originali.
Ogni testo dovrà avere una durata non superiore ai 3 minuti.
Il tempo sarà calcolato dal momento in cui inizierà la vera e propria lettura.
Non è permesso utilizzare alcuno strumento musicale o traccia musicale preregistrata.
Nessun costume o oggetti di scena. Ulteriori chiarimenti di questa regola sono stati considerati, ma scartati perché insignificanti e in definitiva non necessari.
La regola è: nessun costume.
Campionatura: è accettabile che un poeta usi campionature della propria voce e del proprio testo.
Regola della non ripetizione:una poesia può essere usata una volta sola durante la fase preliminare o finale. Le performance saranno cronometrate.
Se la performance supererà i 3 minuti saranno conteggiate delle penalità calcolate nel modo seguente: fino a 3:10 - nessuna penalità; da 3:10.01 a 3:20 -,5; da 3:20.01 a 3:30 - 1.0; da 3:30.01 a 3:40 - 1.5; da 3:40.01 a 3:50 - 2.0 e così via ( -0.5 per ogni 10 secondi oltre i 3:10).
L’annuncio della penalità e la relativa deduzione sarà fatto dallo Slam Master o dal cronometrista dopo che tutti i giudici avranno dichiarato i loro punteggi.
2.GIUDIZIO E PUNTEGGIO
Giudici. I cinque giudici saranno estratti a sorte tra il pubblico presente all’evento.
Punteggio. I giudici daranno a ciascuna poesia un punteggio da 0 a 10, considerando il 10 il punteggio più alto o "perfetto". Saranno incoraggiati a usare i decimali per precludere la possibilità di un pareggio. A ogni poesia saranno assegnati cinque voti. Il punteggio più alto e quello più basso verranno eliminati e i tre punteggi restanti saranno addizionati fra loro.
3.OFFICIALS
Slam Master-Emcee. Il maestro di cerimonia annuncerà al pubblico il nome di ciascun poeta. Esigerà inoltre che tutti i giudici mostrino i loro punteggi contemporaneamente e che nessun giudice cambi il suo punteggio dopo averlo mostrato. Il maestro di cerimonia dovrà condurre lo show velocemente e tenere il pubblico occupato e interessato alla gara. Visto che deve essere completamente imparziale, ogni battuta spiritosa diretta a poeti, poesie o punteggi è inappropriata. Anche un entusiasmo genuino è da evitare.
Alcune note finali:
1.I poeti devono lasciare il loro ego alla porta
2.Pubblico: presta la tua attenzione ai poeti durante la loro esibizione. Hanno lavorato moltissimo per essere qui stasera a presentare il loro lavoro.
Quando la poesia è finita, ti incoraggiamo a rispondere ai poeti o ai giudici in qualsiasi modo tu ritenga opportuno. E, soprattutto, poeti e pubblico: DIVERTITEVI!
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Dal sito di Anna Ruotolo organizzatrice del Poetry Slam di Caserta:
clicca qui: dal sito di Anna Ruotolo
La storia del poetry slam “Su il sipario“ comincia nell’Aprile del 2008, quando alcuni amici mi hanno convinta ad organizzare una “gara di poesia” in un pub casertano, il “Dietro le Quinte“. Ho fatto alcune ricerche (provvidenziale è stato l’incontro col sito di Lello Voce, il poeta, scrittore, performer ed Emcee di Poetry Slam che ha avuto il merito di introdurre lo Slam in Italia), ho organizzato tutto in poche settimane ed ottenuto un piccolo successo, circondata da amici poeti, aspiranti poeti e i clienti affezionati di quell’accoglientissimo pub.
L’avventura è continuata, non senza sacrifici e fatica, l’anno successivo, sempre in Aprile e questa volta mi è stata offerta una nuova location: il caffè letterario di una villa per ricevimenti nel cuore di un quartiere casertano. Stesso successo, qualche poeta in più: il poetry slam ha acquistato il nome (attuale) di “Su il sipario” (a simboleggiare il piccolo passo in avanti, da “dietro le quinte”) ed è diventato un mio piccolo progetto in cui credere e su cui investire.
Pare sia un poetry slam itinerante, “viaggia”, cambia e cresce con me e con le persone che gli si avvicinano curiose. E’ per questo che per l’anno 2010 ho accettato la sfida lanciata dallo staff del Teatro Civico 14 di organizzare lo slam nella loro neonata sala, particolare e calda.
“Su il sipario” festeggerà il suo terzo compleanno il 16 Aprile prossimo e, come ogni volta, sarà soprattutto la Poesia a rimanere dopo le luci, il clamore, la curiosità. Ne sono convinta.
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Storia del Poetry Slam
NASCITA E STORIA DEL POETRY SLAM
Chicago. 1985. Un gruppo di insegnanti e poeti propone ad un locale jazz, il "Get Me High Lounge" delle serate di letture di poesie. Butchie, il padrone del locale, riservò a quegli incontri un giorno fisso: il lunedì.
I primi tempi furono difficili per la scarsa attenzione che una proposta del genere riscuoteva fra gli avventori. Il pubblico del lunedì era più; che altro formato da pochi curiosi e qualche ubriaco, ma l'apporto di nuove idee da lì a poco innescò i germi di una vera e propria rivoluzione culturale.
(Marc Smith) Marc Kelly Smith (alias slampapi), poeta americano allora sconosciuto, creò il "Chicago poetry ensemble" riunendo tutti i protagonisti di quei lunedì poetici. Introdusse l'elemento competitivo fra le performance, l'interazione con altre arti, un Master of Cerimony per condurre la gara, un tempo massimo per recitare versi e il voto di una giuria popolare estratta dal pubblico.
Questo formato venne poi proposto a Dave Jemilo, proprietario di un altro storico locale jazz di Chicago, il "Green Mill" sorto nel 1907 e che vide pure fra i suoi avventori, nei turbolenti anni '20, Al Capone.
La proposta di Smith venne immediatamente accolta. Il 25 luglio 1986 nacque così "The Uptown Poetry Slam" e, a distanza di ben 20 anni, nella programmazione del locale è tuttora riservata una serata fissa, la domenica dalle 19 alle 22, a questa ribelle gara poetica.
(Il Green Mill di Chicago) Il "Green Mill" è stato l'epicentro di un fenomeno che ben presto esplose in tutta l'America.
Solo negli ultimi anni il poetry slam ha varcato i confini americani ed è approdato in Europa, trovando terreno fertile in Germania, Austria, Svizzera. A salire un po' più; tardi su questo treno poetico sono state Italia, Francia e Spagna, anche se hanno subito rimontato la china. Proprio in Italia, infatti, si è tenuto il Primo Slam Poetry internazionale, nel 2002, all'interno di Big Torino (Biennale Internazionale Arte Giovane): quattro lingue differenti si sono scontrate a suon di versi in una sorta di babele poetica.
Sempre nello stesso anno Roma ospita il Festival Internazionale RomaPoesia. Direttore artistico della rassegna, Lello Voce: poeta, scrittore e performer napoletano, nonché colui che, per primo, ha introdotto il Poetry Slam in Italia. Ospite d'onore di quell'edizione fu proprio Marc Smith che in un'intervista curata dallo stesso Voce sentenziò:
(...) L'Uptown Poetry Slam era, ed è ancora, uno "spoken word cabaret" che metteva da parte tutte le barriere che solitamente dividono la poesia dalle altre arti performative. Noi avevamo poeti che si esibivano insieme a danzatori, musicisti, con video e filmati di background. Insieme con pattinatori.. Insomma, mettendo in pratica qualsiasi combinazione multi-media tu possa immaginare. Lo slam propriamente detto, la competizione insomma, era ed è una componente secondaria dello show. Esso fu adottato per riempire la terza parte dello spettacolo, una sorta di scimmiottamento della competizione e insieme come divertente conclusione di una notte che era stata piena di poesia in tutte le sue forme. Ma fu proprio la competizione ad ottenere la maggiore attenzione dai giornali e da molti media elettronici. Di conseguenza è stato l'aspetto competitivo dello slam che si è, bene o male, diffuso in tutto il mondo(...)
www.lellovoce.it
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COSA LEGGERE - CONSIGLI -
(Leggi un brano del libro "The Spoken Word Revolution" tradotto in italiano)
- The complete idiot's guide to slam poetry, (libro + 2 cd audio), Marc Kelly Smith e Joe Kraynak, 2004, Alpha
- The Spoken word revolution: Slam, Hip Hop & the Poetry of a NewGeneration,(libro + 1 cd audio), Mark Eleveld, Marc Kelly Smith, 2003, Sourcebooks MediaFusion.
FILM CONSIGLIATO
Slam, Regia Marc Levin, con Saul Williams, Sonja Sohn, Bonz Malone, Lawrence Wilson, Beau Sia, USA, 1998. Musiche originali di DJ Spooky.
Vincitore del premio della giuria al Sundance Film Festival '98 e della Camera d'Or a Cannes '98 (miglior esordiente). Reperibile formato vhs. Versione originale con sottotitoli. Distribuzione Lucky Red
SITI DA VISITARE
www.slampapi.com
www.lellovoce.it
GREEN MILL COCKTAIL LOUNGE
4802 N Broadway
Chicago
773-878-5552
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